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di Arianna Aguirre

E' una fredda giornata di ottobre quando Edoardo Ferrario, comico noto per la web serie Esami, chiama al telefono. Si mostra fin da subito simpatico e spigliato, così come appare dallo schermo del computer ma allo stesso mantiene un tono composto, ammettendo di essere emozionato e compiaciuto per l'idea di coinvolgere la scuola in un progetto così bello come il giornale studentesco. Superato l'imbarazzo iniziale, gli pongo le domande proposte dalla redazione e dagli studenti, ed iniziamo la nostra intervista.

Hai intenzione di continuare "Esami" ? In questo caso quali novità possiamo aspettarci?

Sono felice di comunicarvi in anteprima che usciranno le nuove puntate di "Esami"! Stiamo già lavorando agli  spin off che riveleranno importanti novità; infatti abbiamo deciso di mostrare l'evoluzione dei personaggi più cari al pubblico di Couture,  evidenziando una trasformazione o per il cambiamento del percorso universitario o per  la scelta di vita condotta dopo la prima stagione. Non vi rivelo di più perché deve essere una sorpresa! Oltre a questi spin off, mi sto dedicando anche  ad un progetto televisivo e sto lavorando ad un cortometraggio che prenderà luce più avanti.

 

Com'è stata la tua prima esperienza nel mondo dell'università?

Nonostante io abbia scelto una facoltà a cui non ero particolarmente interessato, sono riuscito a completare il mio corso di studi e di questo sono fiero anche se non è stato facile. Tuttavia è dalla noia e dalla tensione per gli esami che mi è venuto in mente di creare una serie che avesse come nucleo centrale il mondo dell'università. Se posso dare un consiglio esorto i giovani a non lasciarsi influenzare dai giudizi esterni e a scegliere ciò che rispecchi i loro interessi, assecondando le proprie inclinazioni perché uno riesce a fare bene solo che cose che gli piacciono.

 

I tuoi personaggi sono mai stati ispirati a persone realmente esistenti o conosciute?

Tutti i personaggi riusciti, almeno nel genere comico, sono quasi sempre ispirati a persone esistenti poiché è molto difficile creare dal nulla un soggetto divertente. Anche nella serie "Esami", ogni personaggio trae ispirazione o dai miei compagni d' università o da estranei incontrati per caso che con i loro atteggiamenti mi hanno particolarmente colpito; per esempio l'assistente di economia è ispirato ad un 'boro' sulla Cassia, che mentre parlava al telefono con la sua ragazza, non faceva altro che ripetere per un' ora " sei una persona cattiva, sei una persona cattiva". Er Pips è la parodia di un mio compagno di classe  che nei suoi discorsi  infilava sempre il termine "mezzo". (ride)       

 

 

   

Com'è nata l'idea di creare una serie come "Esami"? Come progettavi i tuoi video?

Già all'inizio dell'università mi ero iscritto ad una scuola  di scrittura comica e spesso mi esibivo  in diversi spettacoli dal vivo, a partire da queste basi e dall'esperienza che avevo acquisito con il pubblico, mi cimentai nella scrittura di sketch e pezzi comici ed ideai questa serie basata sul mondo dell'università. Il motivo principale era che ritenevo questo lavoro nelle mie corde ma allo stesso tempo volevo sdrammatizzare la tensione degli esami, cercando di divertirmi. Mi resi conto anche di quanto l'esame in sé fosse terreno fertile per uno sketch comico, per la sua struttura ternaria: l'inizio identico dominato dalla tensione, l'esame inteso come capovolgimento della storia e l'epilogo imprevedibile. Dopo aver scritto le prime 10 puntate, feci revisionare il mio progetto da Matteo Keffer e Maurizio Montesi (i due attuali registi della serie ndr) che fin da subito furono entusiasti dell'idea. Servendoci di una troupe e affittando alcune aule del DAMS di Roma Tre, il progetto andò avanti e prese forma, alimentato dalla nostra passione e dalla voglia di creare qualcosa di innovativo.

 

Come ti sei trovato a recitare in un programma televisivo importante come la "Prova dell'Otto" di Caterina Guzzanti mandato in onda su MTV?

Sicuramente è stata un'esperienza molto divertente, l'anno precedente (2012) mi ero già esibito in un programma satirico che si chiamava " Un due tre stella" dove facevo le parodie di alcuni telegiornali, quest'ultimo era in diretta mentre nella "Prova dell'Otto" ho dato il mio primo contributo programmato e che non fosse girato dal vivo in uno studio. Caterina Guzzanti, a mio parere una comica bravissima, ha dato carta bianca nella scrittura di questo personaggio, Er Pips, che anni prima avevo creato per i live. Mi ha fatto piacere impartire delle lezioni di storia dell'arte, ironizzando su certe tendenze e movimenti artistici, in più i video supportati da tecnici e personale esperto sono venuti molto bene.

 

Nella serie "Esami" trattavi di ironizzare stereotipi sugli studenti di differenti indirizzi universitari, qual è il personaggio che ti ha più divertito interpretare?

Ho diversi aneddoti divertenti sulle situazioni che ho avuto nel interpretare uno dei miei personaggi preferiti, l'assistente di economia. Mi ricordo che nei giorni impiegati per girare la scena della macchina, ero tutto nero in faccia ed entrando in un bar per fare colazione, vidi le espressioni stupite dei passanti e delle altre persone presenti, forse pensavano che stessi per fare una rapina (ride). Mi sono anche divertito a girare la puntata di "Giurisprudenza- Giustizia Privata" perché recitavo con i  miei amici ed era evidente la complicità soprattutto nella scena quando avevamo come sfondo il Gazometro. Infine  mi ha divertito anche la puntata con Pietro Sermonti, l'ultima della serie dove partivo per incontrare il Dalai Lama alias professore referente, noto per non presentarsi mai a lezione. Pietro, nelle prime scene, ogni volta improvvisava ed era così immedesimato in questo personaggio improbabile che ad un certo punto mi sono accasciato a terra. (ride)

Sei passato dai video caricati su Youtube ad una vasta platea in teatro, com'è stato il tuo primo approccio con il pubblico?

In realtà mi ero già esibito davanti ad un pubblico e avevo partecipato a serate dal vivo ma in piccoli locali, dopo "Esami" era percepibile un maggiore interesse e io stesso notavo una consistente affluenza; per esempio alla serata al Piper, erano presenti mille persone e per me è stato molto emozionate sia per il calore del pubblico, la tensione e l'insieme di sensazioni contrastanti che rendono l'esibizione un'esperienza unica.

Uno ragazzo uscito dal Socrate, studente di Giurisprudenza a Roma Tre (università scelta da Edoardo Ferrario ndr) ci ha scritto per dirti che ti offre un medaglione se riesce a laurearsi.

(Ride) Il mio consiglio è  di non fare troppa confusione, specialmente quando ti chiederanno la descrizione! In bocca al lupo e un saluto a tutti gli studenti del Socrate!

Ringraziamo ancora Edoardo per l'intervista e vi lasciamo i link per dare un'occhiata ai suoi social:

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Edoardo Ferrario

ESAMI - la serie

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