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di Bianca Senni

“Hai pubblicato il tuo primo video 5 anni fa, se invece che nel 2010 ti ritrovassi a dover cominciare ora pensi che scieglieresti comunque Youtube, o un'altra piattaforma come Facebook, Vine ecc. per farti conoscere?”

“Credo che sceglierei comunque youtube, è più “pulito” delle altre piattaforme e se dovessi iniziare adesso sceglierei direttamente dei contenuti sul cinema, salterei forse la prima parte della mia “carriera” da youtuber.”

“Quando vedi un video di uno youtuber emergente, ti rivedi in lui quando eri agli inizi o ci sono delle differenze?”

“Sì, mi rivedo in lui con la sola differenza che adesso la maggior parte di loro ha già la piena consapevolezza (errata) di quello che potrebbe succedere. Questo è sbagliato perché ti distrae dall’obiettivo primario e cioè fare comunicazione e avere il bisogno di farla, non la necessità del successo che ne consegue.”

Sul tuo canale hai pubblicato di tutto, dalle parodie alle rubriche di cinema passando per format di cucina con Nonna Lea. Pensi che cambiare e non focalizzarsi su un unico argomento o su un’unica tipologia di video aiuti a far crescere un canale o sia uno svantaggio?”

Non te lo so dire. Ho perso  molto pubblico “randomico” e distratto e ho costruito una community solida nel tempo. Credo sia necessità di chi comunica e di chi riceve la comunicazione crescere e quindi io non posso essere da meno. Mi focalizzo su ciò che Claudio vuole dire e fare e che piace a Claudio, il mio canale è mio, è qualcosa dove posso sperimentare. Quindi agisco in questi termini.

“Molti ragazzi di oggi si ispirano a te e ad altri grandi per aprire un canale youtube; tu invece, che sei stato uno dei primi veri youtubers italiani, da che cosa sei stato spinto a pubblicare il tuo primo video?”

 

“ Da Matteo Bruno, dalla curiosità e dal bisogno di comunicare.”

“Ti piace stare a contatto con le persone che ti seguono e hai fatto anche il tuo primo raduno improvvisato a Londra. Com’è stato incontrare il tuo pubblico?”

“Stupendo. Non ho mai fatto raduni proprio perché mi troverei in imbarazzo semplicemente a incontrare persone senza uno scopo, ma la cosa meravigliosa è stata trovare in modo semplice e automatico tante cose da dirsi. Abbiamo moltissimo in comune, io e le persone che seguono i miei contenuti e questo lo vedo sul web e quando le incontro di persona. ”

 

 

“Nel tempo com’è cambiato il tuo pubblico?”

“E’ cresciuto, sa scegliere, sa dirmi no quando serve, sa cosa voglio e mi conosce. Stiamo diventando le persone che possono fare scelte giuste per il nostro paese e la nostra arte. O almeno ci proviamo.”

 

“Trova 2 parole per descrivere il Claudio che ha cominciato e 2 per il Claudio attuale.”

Entusiasta e curioso. Entusiasta e consapevole. Ma in entrambi i momenti mi prendo la libertà di aggiungere: felice. ”

“Attraverso internet si può arrivare a milioni di persone, ma per attirare l’attenzione il talento e i contenuti bastano?”

Sì, alla lunga pagano sempre. La frustrazione di molti nei pochi numeri e nella poca attenzione può essere ripagata solo con il tempo. Anche perché l’alternativa sarebbe perdere il fulcro del proprio talento e attirare per qualcosa che non si è. ”

“Hai partecipato ad un progetto per creare un film in stop motion, hai scritto, girato e recitato in varie web series e hai creato dal nulla un film su Dylan Dog. Com’è ogni volta vedere il tuo nome sullo schermo tra i titoli di coda? Pensi che se non ci fosse stato youtube saresti comunque a questo punto?”

“Non lo so, sinceramente. La strada che si intraprende e che forma la tua carriera e la tua vita è una e una soltanto e siamo padroni totali delle nostre azioni. Io credo sia la cosa più bella lavorare a qualcosa che ti renda completamente soddisfatto, e sono solo all’inizio (ride). ”

 

“Com’è stato passare dal gestire la tua fotocamera ad un set intero come è successo per “Lontana da me” o per Dylan Dog?”

“In realtà il segreto è proprio non cambiare l’approccio e contestualizzare ciò che sei, ciò che sai fare e ciò che vuoi comunicare. Scusami se insisto sul concetto della comunicazione, ma non sai quanto io ci creda. Non bisogna cambiare la propria creatività, ma solo contestualizzarla.”

 

“Rispolverando vecchie lezioni di letteratura: Manzoni diceva che un opera, per essere una vera opera letteraria doveva avere l' utile per scopo, il vero per soggetto, l'interessante per mezzo, cioè doveva insegnare qualcosa, essere verosimile ed accessibile a tutti. Per te un buon film, per essere definito tale cosa deve avere?"

E come mi posso permettere di dire altro dopo ciò? Esattamente questo. Posso solo aggiungere che un buon film deve emozionare, lasciarti impietrito, riempirti, svuotarti, muoverti dentro in modo assurdo. ”

 

“Tim Burton a proposito dei suoi film dice che sono come una forma di costosa terapia per lui. Tu come definiresti il tuo atteggiamento nel momento in cui ti viene un’idea o in cui stai creando qualcosa?”

“Le mie idee nella maggior parte dei casi hanno morti e forti dolori al loro interno, hanno insegnamenti estremi sulle sofferenze che in realtà nella vita non provo. In sostanza: la mia parte creativa è la mia valvola di sfogo della negatività che non ho in vita. Creare qualcosa lontano e complementare da me.”

 

 “Hai incontrato grandi nomi del cinema internazionale come Spielberg. Parlando di sogni nel cassetto, con chi ti piacerebbe lavorare in futuro?”

Sam Rockwell. Lui su tutti, è un attore incredibile e ha una faccia che non può sbagliare niente. Poi sicuramente vorrei lavorare con Zimmer. Ti prego, smettiamola che sennò li nomino tutti. Aiuto.”

Claudio Di Biagio, più conosciuto su internet come “Non Aprite Questo Tubo”, 27 anni, con un canale Youtube da più di 217.000 iscritti è già autore e regista di numerosi corti, webseries e del recente lungometraggio “Dylan Dog: vittima degli eventi”. Spesso l’abbiamo visto anche in veste di “intervistatore” di fronte a personaggi più e meno famosi, ma oggi per noi si ritrova dall’altra parte per rispondere alle nostre domande.

Ringraziamo ancora Claudio per l'intervista e vi lasciamo i link per dare un'occhiata ai suoi social

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NONAPRITEQUESTOTUBO

@claudiodibiagio

non aprite questo tubo

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